L’accettazione o il rifiuto di un cibo, da parte dei bambini, sembrano essere prevedibili dal loro carattere. In altre parole i piccoli che sono più diffidenti verso i giochi nuovi lo saranno anche verso i cibi che non hanno mai provato. E’ quanto emerge da una ricerca della Pennsylvania State University, pubblicata sulla rivista Child Development.
Lo studio
I ricercatori hanno preso in esame 136 coppie di madri e neonati, che hanno visitato il loro laboratorio quando i bimbi erano di sei e dodici mesi. Durante le visite, ogni piccolo ha provato un nuovo cibo e ha giocato con nuovi giocattoli e i ricercatori hanno osservato se ha avuto reazioni negative, neutrali o positive.
Raggiunti i 18 mesi, mamme e bambini sono tornati al laboratorio per partecipare a un esperimento finale. I bimbi hanno avuto la possibilità di esplorare una stanza con oggetti sconosciuti, come un tunnel, una maschera che raffigurava un animale e una scatola nera, con i ricercatori che ancora una volta hanno potuto annotare le loro reazioni.
Dall’analisi è emerso che a un anno i bambini che avevano reagito positivamente ai nuovi giocattoli tendevano a reagire allo stesso modo ai nuovi alimenti. Quelli che invece avevano reagito negativamente erano anche esitanti a provare nuovi cibi. Dagli studiosi arriva anche un consiglio per i genitori: provare a riproporre i cibi, anche con otto o dieci tentativi, per farli accettare dai piccoli.