Non tutti sanno che in Italia sono circa 15 milioni le persone che soffrono di allergie. E in Sicilia la percentuale di persone affette da questi fastidiosi disturbi si attesta attorno al 30-35% della popolazione. Il 7% soffre di asma bronchiale e circa il 20% di disturbi a carico delle alte vie aeree e di congiuntivite.
Le cause di queste manifestazioni sono da imputare nel 60% dei casi ai pollini di piante ed erbe e nel 40% a sensibilizzazioni allergiche agli acari della polvere e ai peli di animali.
Sempre in Sicilia, tra i pollini, quello della parietaria rappresenta la causa più frequente delle sensibilizzazioni (circa il 60% delle pollinosi), seguito dal polline delle graminacee e dell’olivo.
Eccessiva igienizzazione del nostro stile di vita, inquinamento, ritardo diagnostico, ma anche una costante banalizzazione dei sintomi, sono tra le principali cause di questo aumento delle allergie, che si prevede costante nel tempo. “Nonostante le allergie siano un argomento sempre più di attualità, c’è molta confusione, il che aggrava spesso i costi socio-economici di queste patologie – spiega Antonino Musarra, presidente dell’AAITO (Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriale Ospedalieri). Il continuo peregrinare dei pazienti tra vari specialisti e figure non mediche, con conseguente ritardo della diagnosi, la mancata appropriatezza prescrittiva e l’inevitabile peggioramento della qualità della vita del paziente sono solo alcune delle conseguenze di questa confusione e banalizzazione, in un momento in cui è forte la richiesta di uno sforzo generale per garantire la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale”.