Diete ricche di proteine, sia provenienti da fonti animali che da vegetali, migliorano il controllo della glicemia nei pazienti diabetici. Lo dimostra una ricerca realizzata dall’Istituto tedesco di Nutrizione Umana presso l’Università di Medicina Charitè di Berlino e presentata al meeting annuale dell’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (EASD).
Lo studio ha confrontato gli effetti di due diete iperproteiche con lo stesso ammontare calorico sul funzionamento metabolico e del fegato; una a base di proteine animali e l’altra di proteine vegetali.
I ricercatori hanno diviso i 37 partecipanti (24 uomini, 13 donne) con diabete di tipo 2 (età media 65 anni) in due gruppi. Ad uno è stata somministrata una dieta iperproteica (30% di proteine, 40% carboidrati, 30% di grassi) a base di carne, uova e latticini. L’altro gruppo, invece, riceveva una dieta con la stessa percentuale di proteina, ma solo da vegetali (legumi, frutta secca, soia, semi).
Dopo 6 settimane sono stati confrontati i risultati dei test ematochimici di entrambi i gruppi. E’ così emerso che i test degli enzimi epatici sono migliorati dopo l’intervento dietetico in entrambi i gruppi e sia il grasso del fegato (depositi di grasso nel fegato – “steatosi epatica”) che l’emoglobina glicata (HbA1c – un parametro che viene utilizzato per controllare il compenso della glicemia per i 3-6 mesi precedenti il giorno in cui si effettua l’analisi del sangue) si sono ridotti in tutti i partecipanti.
La sensibilità all’insulina è migliorata solo nel gruppo che ha mangiato proteine animali, mentre nell’altro c’è stata un significativo miglioramento della funzione renale.
Secondo gli autori, per confermare questi risultati, saranno necessari ulteriori studi su un numero maggiore di pazienti e prolungati oltre le 6 settimane.