Lotta alle false allergie alimentari, ma anche grande attenzione per scoprire i veri problemi.
La Società Italiana di Allergologia Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC) non ha solo dichiarato battaglia al business dei test ”inutili” che costano agli italiani 300 milioni l’anno, ma ha anche preparato un vademecum per pazienti e un altro per i ristoratori con 9 punti in tutto da sapere per fare in modo che il cibo non diventi un nemico della nostra salute.
VADEMECUM PER I PAZIENTI
– Quando sospettare un’allergia alimentare? Quando tutte le volte che si ingerisce un determinato alimento compare la sintomatologia caratteristica. Non si nasce allergici per cui inizialmente l’alimento è tollerato. Dal momento della prima reazione sarà inevitabile il rapporto consequenziale alimento/sintomo.
– Cosa fare nel sospetto di allergia alimentare? Innanzitutto tenere un diario alimentare per annotare quotidianamente gli alimenti ingeriti (si raccomanda di segnarli tutti) e gli eventuali sintomi comparsi.
– A chi rivolgersi? All’Allergologo, Specialista competente e attenzione agli abusivi.
– Cosa aspettarsi dall’Allergologo? Una diagnosi etiologica, ossia l’individuazione degli alimenti responsabili delle reazioni, attraverso test affidabili, una dieta corretta, consigli di stile di vita.
– Quali sono i comportamenti virtuosi del paziente? Adeguarsi al regime dietetico prescritto, evitare il “fai da te”, leggere le etichette
VADEMECUM PER I RISTORANTI
– Acquisto materia prima: verificare l’origine; fornirsi esclusivamente da produttori di materie prime che rispettino le norme di etichettatura complete.
– Preparazione: attenzione alle contaminazioni! Nella preparazione di cibi per clienti allergici utilizzare una “catena di preparazione dedicata”.
– Conservazione: garantisce la costanza del contenuto proteico/allergenico dell’alimento.
– Servizio: attenzione alle contaminazioni! Allegare al menu la lista completa degli ingredienti utilizzati. Prevedere la presenza in sala di personale formato per accogliere le necessità e le richieste di un cliente allergico.
Aggiungere nella cassetta di pronto soccorso farmaci di prima emergenza per reazioni allergiche gravi (adrenalina, cortisone, antistaminico, verificandone periodicamente la scadenza).