Consumare meno di 800 calorie al giorno fa “ingrassare” il cuore, mettendolo a rischio. Potrebbe sembrare una contraddizione ma è proprio ciò che accade quando il regime calorico è troppo restrittivo: se da una parte il peso diminuisce, una quota notevole di grassi si muoverebbe verso il miocardio, l’involucro muscolare che lo fa funzionare. Attenzione, dunque, alle diete intensive perché a chi ha problemi di cuore potrebbe causare un deterioramento momentaneo delle funzioni cardiache. Emerge da uno studio condotto dai ricercatori del Centro di risonanza magnetica dell’Università di Oxford.
La premessa
“Questo tipo di dieta, diventata di moda negli scorsi anni, prevede l’assunzione di 600-800 calorie al giorno ed effettivamente fa perdere peso, riduce la pressione e migliora la condizione dei diabetici – spiega Jennifer Rayner, primo autore della ricerca – ma gli effetti sul cuore non erano mai stati indagati finora”.
La ricerca
Lo studio si è avvalso della risonanza magnetica per verificare l’impatto di una dieta molto restrittiva sul miocardio e la distribuzione del grasso su addome, fegato e muscoli del cuore. Sono state prese in esame 21 persone obese, che hanno seguito una dieta di 600-800 calorie al giorno per due mesi, la risonanza è stata eseguita all’inizio e dopo una e otto settimane. Dopo una settimana il grasso corporeo totale, viscerale e del fegato sono scesi in maniera significativa, contemporaneamente è stato registrato un miglioramento dell’insulino resistenza, calo del colesterolo totale, dei trigliceridi, del glucosio e della pressione. Tuttavia, dopo una settimana il grasso del miocardio è aumentato del 44% con un deterioramento delle funzioni del muscolo cardiaco e nella capacita’ di pompare sangue. Dopo otto settimane la situazione è risultata migliore rispetto al periodo precedente la dieta. Ma, scrivono i ricercatori, è necessario un successivo studio per capire l’effetto della dieta intensiva su persone con problemi di cuore poiché potrebbe provocare insufficienza cardiaca, problemi respiratori e aritmie. Quindi, prima di imbarcarsi in un digiuno del genere bisogna consultare un medico per capire se ci sono le condizioni.