Otto uomini su dieci non si sono mai fatti visitare da un urologo: il 95% di loro dice di “non avere problemi” e di “essere ancora giovane”. Ma questo li porta a scoprire i disturbi in fase molto avanzata, o troppo tardi per poter intervenire senza tecniche invasive. Per questo è stata presentata a Milano “Sam – Salute al Maschile”, una campagna di prevenzione dei tumori (ma non solo) dedicata agli uomini e voluta dalla Fondazione Veronesi, insieme con gli urologi delle società scientifiche Auro e Siuro, con l’obiettivo di “allineare i maschi alle donne nella prevenzione”.
“Gli uomini – ha spiegato l’oncologo Umberto Veronesi – non sono attenti alla propria salute: di solito è la moglie, la sorella o la figlia ad occuparsene per loro. L’uomo è restio a fare prevenzione e va dal medico solo se ha un disturbo importante: rimuove il problema, finge che non ci sia. Sappiamo che in Italia meno del 5% dei ragazzi sotto i 20 anni ha fatto una visita dall’urologo, mentre più del 40% delle loro coetanee è stata almeno una volta dal ginecologo. Le donne hanno capito per prime che scoprire una malattia in fase precoce puo’ fare la differenza”.