Che la marachella combinata sia più o meno grave, niente sculacciate e niente “strigliate” con parole umilianti. A dirlo sono le nuove linee guida dell’American Academy of Pediatrics. Genitori, quindi, rassegnatevi a sgridare i vostri figli senza usare parole troppo forti e senza sculacciate, pena l’effetto opposto a quello sperato.
I genitori che hanno questa abitudine, scrive l’Accademia, “credono di attirare l’attenzione dei figli, ma non è così”. In pochi minuti dopo la sculacciata – dicono gli esperti Usa – i piccoli tornano alle loro azioni. “I dati dimostrano anzi che i ragazzini soggetti a punizioni corporali diventano più aggressivi in futuro e ribelli”.
I rischi che corrono di malattie mentali sono inoltre più alti della media. Nel 2013 un sondaggio della Harris Interactive osservò che il 70% dei genitori Usa credeva “in una bella sculacciata al momento giusto per disciplinare un bambino”. Una diminuzione rispetto al 1986, quando questa percentuale era all’84%.
I pediatri osservano che la tendenza alle punizioni fisiche appare fortunatamente in discesa: Robert Sege, del Tufts Medical Center di Boston, uno degli autori delle nuove raccomandazioni, ha dichiarato: “Sappiamo che i piccoli si sviluppano e crescono meglio con modelli positivi e con l’imposizione di limiti chiari ma sani. Nessun genitore, baby-sitter, o nessun adulto che interagisce con bambini dovrebbe mai usare punizioni fisiche, che siano sculaccioni, schiaffi, o colpi. Né alcuna strategia disciplinare che includa abusi verbali umilianti”.