“Sappiamo da studi precedenti che le chiusure scolastiche hanno probabilmente il massimo effetto se il virus ha una bassa trasmissibilità e se i tassi di infezione sono più alti nei bambini, l’opposto di quello che accade con il Covid-19 – dice Russell Viner, esperto del Great Ormond della Ucl Street Institute of Child Health che ha co-condotto la ricerca – I politici devono essere consapevoli dei dati scientifici quando considerano le chiusure scolastiche per Covid-19, dato l’effetto profondo e duraturo che avranno sui bambini, in particolare sui più svantaggiati”.
La revisione degli studi
Il team di Viner ha considerato 16 studi precedenti, tra cui nove che avevano esaminato la chiusura delle scuole durante l’epidemia di Sars del 2003. I dati dell’epidemia di Sars in Cina, Hong Kong e Singapore suggeriscono che le chiusure delle scuole “non hanno contribuito al controllo dell’epidemia”.
Secondo Viner e colleghi questi studi confermano chei benefici per la salute pubblica delle chiusure scolastiche non sono proporzionati ai costi sociali ed economici per i bambini e le famiglie colpite. I Paesi dovrebbero ora chiedersi quando e come aprire le scuole.
L’esperto britannico ha sottolineato che potrebbero essere considerate altre misure per contenere il rischio di diffusione del virus, come la modifica dell’orario scolastico, la chiusura dei campi di gioco della scuola e la riduzione al minimo dei movimenti dei bambini tra le classi.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Nutri&Previeni)