Migliorare la circolazione sanguigna grazie a semplici esercizi di stretching. Può sembrare un’affermazione banale ma non lo è affatto se associata al fatto che una migliore circolazione può aiutare a combattere malattie cardiovascolari come infarto o ictus, e il diabete. A suggerirlo è un piccolo studio dell’Università di Milano pubblicato sul Journal of Physiology.
Condotto da Emiliano Ce, lo studio ha coinvolto 39 individui sani che sono stati suddivisi in due gruppi, solo uno dei quali doveva essere sottoposto per 5 giorni a settimana (in tutto per 12 settimane) ad allungamento delle gambe passivo, cioè per mano di un operatore. Gli esperti hanno visto che questo stretching passivo migliora la circolazione sanguigna in tutto il corpo favorendo la dilatazione dei vasi che trasportano ossigeno (le arterie), non solo localmente, cioè nelle gambe, ma anche nella parte superiore del corpo, per esempio l’avambraccio.
Secondo gli autori, se gli stessi effetti positivi dello stretching sulla circolazione si riscontrassero anche in pazienti con problemi circolatori, disfunzioni vascolari e quindi a rischio di problemi cardiovascolari e anche diabete, si potrebbe attuare lo stretching come mezzo di prevenzione non farmacologico, anche in pazienti ospedalizzati e con scarsa mobilità.