Da una sudorazione anomala soprattutto di notte a inaspettate vampate di calore. Sono tanti i sintomi riconducibili alla menopausa e hanno molte sfaccettature diverse. Per questo è importante non generalizzare e soprattutto adattare le terapie ad ogni situazione. A sensibilizzare sull’importanza della personalizzazione delle cure è l’Associazione Medici Endocrinologi (AME) che ha stilato un vademecum per aiutare medici e pazienti nella scelta dell’approccio più adeguato caso per caso
Si tratta di una guida in 7 punti che riassume il comportamento attualmente considerato corretto per decidere se usare o meno la terapia ormonale sostitutiva: ad esempio possono beneficiare della terapia le donne con vampate e sudorazioni notturne con un’età inferiore ai 60 anni, in menopausa da meno di 10 anni. Le donne con menopausa precoce, in assenza di controindicazioni, possono assumere la terapia fino al raggiungimento dell’età media della menopausa (48-52 anni). Le formulazioni trans-dermiche hanno meno effetti avversi rispetto a quelle orali.
No al “fai da te”. Infatti, non dovrebbero essere utilizzati preparati a base di ormoni naturali bio-identici (estradiolo, estriolo), se non approvati dagli organi regolatori, perché potenzialmente dannosi. La terapia ormonale sostitutiva non è raccomandata per la prevenzione primaria o secondaria delle malattie cardiovascolari o della demenza. Le terapie non ormonali con dimostrata efficacia nei confronti dei sintomi vaso-motori (come le vampate) includono: i farmaci che inibiscono la ricaptazione della serotonina usati a basso dosaggio, quelli che inibiscono la ricaptazione della serotonina-norepinefrina e il gabapentin. Hanno dimostrato efficacia anche le misure che portano a perdita di peso, l’ipnosi e la terapia comportamentale. Per le donne che presentano solo sintomi genito-urinari è raccomandato l’uso di estrogeni locali. “La menopausa non deve essere vissuta necessariamente come un incubo”, nota Vincenzo Toscano, Past President AME. “Se ben gestita, infatti, la qualità della vita rimane intatta o quasi”, conclude.