L’abitudine di bere due o più tazze di tè nero al giorno (con o senza l’aggiunta di latte) sembra ridurre il rischio di frattura nelle donne anziane. Lo rivela uno studio condotto su oltre 1000 donne di età media 75 anni, arruolate nell’ambito della ricerca “Calcium Intake Fracture Outcome Study” in corso in Australia.
I risultati preliminari sono stati presentati al meeting annuale della American Society for Bone and Mineral Research da Richard Prince dell’università dell’Australia Occidentale.
Alle donne è stato chiesto di compilare dei questionari su abitudini alimentari, stili di vita e sul consumo di bevande di varie qualità, compreso il tè. La salute delle loro ossa è stata seguita per circa dieci anni di osservazione.
Ebbene, è emerso che coloro che usavano bere tre tazze di tè nero al giorno, presentavano un rischio ridotto del 34% di andare incontro a una grave frattura collegabile all’osteoporosi, e un rischio di frattura dell’anca, ridotto del 42%.
“Studi precedenti, compreso il nostro, hanno dimostrato un effetto benefico del tè, una delle principali fonti dietetiche di flavonoidi” ha spiegato Prince. “I nostri risultati spiegano solo un legame tra il consumo di tè e la struttura dell’osso. Ma il nostro studio non va inteso come una dimostrazione causa/effetto” ha aggiunto.“ E’, infatti, ancora poco chiaro come i flavonoidi possano agire sulla struttura ossea” – “Sono perciò necessari ulteriori studi”.
“Nel frattempo, una donna matura che ha paura di cadere e fratturarsi un’anca dovrebbe bere
del tè nero ogni giorno” – ha concluso Prince.