La vaccinazione contro Covid-19 può indurre cambiamenti nel ciclo mestruale che, tuttavia, non sono di particolare entità rispetto alle variazioni che possono avvenire naturalmente e tendono comunque a risolversi in un tempo breve. Sono queste le conclusioni di un editoriale pubblicato sul British Medical Journal che ha passato in rassegna i più recenti studi sul legame tra vaccinazione e ciclo.
“Man mano che i vaccini venivano offerti ai gruppi di età più giovani, i medici sono stati sempre più spesso contattati da pazienti preoccupate che il vaccino avesse causato un cambiamento nel loro ciclo”, scrive l’autrice del lavoro Victoria Male dell’Imperial College London, secondo cui i primi dati non destano preoccupazione. Uno studio americano su 3.959 donne seguite per sei cicli consecutivi ha mostrato che la prima dose di vaccino non ha avuto nessun effetto sui tempi del ciclo, mentre la seconda ha causato un ritardo medio di 0,45 giorni. Le donne che erano più sensibili al fenomeno erano quelle che effettuavano entrambe le dosi di vaccino nel periodo compreso tra un ciclo e l’altro. In tal caso, il ritardo medio era di 2,32 giorni, ma il 10,6% di esse aveva un ritardo superiore agli 8 giorni. In tutte le donne, tuttavia, i ritmi delle mestruazioni tornavano alla normalità entro due cicli.
Il secondo studio analizzato da Male è stato effettuato in Norvegia e ha coinvolto 5.688 donne alle quali è stato chiesto di riferire eventuali cambiamenti nel ciclo prima e dopo ogni dose di vaccino. La gran parte riportava come principale cambiamento dopo la vaccinazione la comparsa di mestruazioni più abbondanti. Tuttavia, il 37,8% del campione segnalava la comparsa di queste anomalie anche prima della vaccinazione. “I risultati di entrambi questi studi sono rassicuranti: i cambiamenti del ciclo mestruale si verificano dopo la vaccinazione, ma sono piccoli rispetto alla variazione naturale e si invertono rapidamente”, conclude Male.