L’olivo (Olea europaea) e l’olio d’oliva hanno una notevole importanza culturale e storica in Europa e i benefici per la salute associati al suo consumo sono stati finora ampiamente documentati. Ikhwan Yuda Kusuma e collaboratori hanno svolto un’indagine per esaminare i meccanismi degli effetti antitumorali dell’olio d’oliva e delle foglie d’olivo, con focus sui loro principali composti bioattivi, ossia oleocantale, oleaceina e oleuropeina. In particolare, viene esaminato in modo approfondito il potenziale chemiopreventivo di oleocantale, oleaceina e oleuropeina. È stata condotta un’esplorazione sistematica dei database Scopus, PubMed e Web of Science alla ricerca di articoli pertinenti pubblicati fino al 10 ottobre 2023. Dei 4037 documenti identificati all’inizio, gli esperti hanno selezionato 88 lavori ritenuti idonei che hanno descritto i meccanismi degli effetti chemiopreventivi di oleocantale, oleaceina e oleuropeina. Questi composti hanno la capacità di inibire la proliferazione cellulare, indurre la morte cellulare (apoptosi, autofagia e necrosi), inibire l’angiogenesi, sopprimere le metastasi tumorali e modulare le vie di segnalazione associate al cancro. Inoltre, è stato anche segnalato che oleocantale e oleuropeina interrompono l’emostasi redox. Gli Autori concludono che i dati rilevati supportano le prove epidemiologiche che dimostrano una correlazione negativa tra consumo di olio d’oliva e rischio di cancro. Inoltre, le vie di segnalazione secondarie mappate e riassunte possono fornire informazioni per chiarire nuove sinergie con altri agenti chemiopreventivi utili a integrare le chemioterapie e a sviluppare nuovi approcci antitumorali basati sulla nutrizione.
Nutrients. 2024 Aug doi: 10.3390/nu16162755