Scegliere un regalo di Natale può diventare un problema, tanto più se si desidera che sia veramente perfetto. Prima di tutto bisogna pensare bene alla persona che deve riceverlo, preferire donazioni a nome del destinatario del regalo piuttosto che anonime, dare spazio alle cose fatte a mano, ma senza esagerare con l’anticonsumismo e, in generale, regalare ‘esperienze’ piuttosto che oggetti.
Queste le regole per il regalo di Natale perfetto stilate dal sito beyondthepurchase.org, gestito da un gruppo di ricercatori americani esperti in psicologia degli acquisti. Con queste regole, hanno dimostrato diversi studi, l’esperienza del dono diventa meno ‘traumatica’ per chi lo fa, oltre che per chi lo riceve. Vediamole insieme:
Conosci la persona: “La cosa più importante quando si fa il regalo è dimostrare che si conosce la persona, e che si tiene a lei”, spiega Ryan Howell, psicologo della San Francisco State University. “Questo in generale implica il ‘ritagliare’ il regalo sulla persona che lo riceve”. Nella scelta è importante tenere presente anche la praticità, come ha dimostrato uno studio su Consumer Research secondo cui chi fa il dono tende a scegliere cose più ‘desiderabili’ ma meno pratiche, come una cena in un ristorante costoso ma fuori mano, rispetto al viceversa, ma il ricevente apprezza di più la seconda ipotesi.
Meglio le esperienze: Secondo uno studio dell’Università della Pennsylvania i regali ‘esperienziali’, come un biglietto per un concerto o un viaggio, fanno sentire molto di più a chi li riceve il legame con chi li fa. “Questo è particolarmente vero per i bambini – spiega Pugh – Fare qualcosa con loro costruisce memorie molto più intense di un semplice oggetto”.
Donazioni sì, ma non anonime: le donazioni agli enti caritatevoli o a persone bisognose sono una fonte di gioia, afferma una ricerca della Harvard Business School, ma l’effetto è maggiore se non sono in forma anonima. Se si decide di devolvere il regalo in beneficenza è meglio quindi farlo a nome del ricevente.
Bene i regali fatti a mano: Uno studio sul Journal of Marketing ha dimostrato che chi fa il regalo è pronto a spendere fino al 17% in più per oggetti hand made, per la percezione che siano più efficaci nel dimostrare il legame con il ricevente, e anche chi riceve il dono ‘valuta’ di più gli oggetti con questa caratteristica.
Un po’ di consumismo va bene: regali commerciali e molto in voga possono far piacere, soprattutto ai bambini, spiega la psicologa Allison Pugh, perché permettono loro di sentirsi più connessi ai propri pari, anche se non bisogna ricadere nell’eccesso opposto che fa perdere la percezione del valore del possesso.