Natale per i più piccoli: i consigli degli esperti per non ammalarsi

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shutterstock_156473300Verrebbe da dire non c’è festa natalizia senza un raffreddore. Le feste di Natale sono ormai alle porte e spesso molti bimbi rischiano di ammalarsi anche a causa degli orari sregolati per la chiusura delle scuole, ma anche dei lunghi viaggi in posti di montagna o al mare. Un aiuto a mamma e papà arriva però dall’alimentazione; “raccomandiamo ai genitori in questo periodo dell’anno di prestare molta attenzione all’alimentazione dei propri figli, rispettando sempre i loro orari e abitudini, avendo cura del loro abbigliamento soprattutto durante le passeggiate all’aria aperta o in montagna”, precisa Susanna Esposito, Direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura della Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano e Presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (Waidid) che stila una lista di consigli per prevenire i malesseri di stagione.

“In questo periodo è molto diffuso il virus respiratorio sinciziale, causa principale della bronchiolite, infezione virale acuta che colpisce in particolare le basse vie aeree dei bambini di età inferiore ai due anni, con maggior prevalenza nei primi 6 mesi di vita. Subito dopo Natale, poi, assisteremo al massimo picco dell’epidemia influenzale”, prosegue Esposito.

Il menù di Natale deve essere buono, ma anche sano: “evitate cibi troppo elaborati e limitate il consumo di salame e insaccati vari che, insieme alle conserve di frutta e verdura fatte in casa, possono essere all’origine di intossicazioni importanti come il botulismo”. Nel preparare il cenone di Natale, “adottate una serie di comportamenti corretti e prudenti lavate bene le mani prima di manipolare qualsiasi alimento, cuocete bene i cibi in modo che anche le parti interne raggiungano una temperatura di 70 gradi e consumateli subito dopo la cottura, senza farli freddare per poi riscaldarli; evitate ogni contatto fra cibi crudi e cotti”.

Tra gli alimenti da fare attenzione ci sono le uova crude e le verdure non lavate: “con questi alimenti uno dei rischi più frequenti è la salmonellosi, un’intossicazione caratterizzata da sintomi quali nausea, vomito e dolori addominali. I derivati di uova crude, poi, come gelati e dolci alla crema, oltre alla maionese e salse varie, sono alimenti responsabili delle intossicazioni da Staphylococcus aureus”, conclude.

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