La pre-eclampsia, nota anche come gestosi, è una delle patologie che colpisce il 5-8% delle donne in gravidanza dopo la 20/a settimana ed è anche una delle più pericolose. Si caratterizza per pressione alta e proteine nelle urine. Ma ci sono dei fattori che permettono di individuare le donne più a rischio di svilupparla? Ed è possibile prevenirla con una profilassi? A queste domande ha dato risposta un gruppo di ricercatori dell’ospedale St. Micheal di Toronto in uno studio pubblicato sul British Medical Journal.
Lo studio
La ricerca, che passa in rassegna 92 studi condotti complessivamente su oltre 25 milioni di donne incinta, ha voluto verificare se c’era la possibilità di valutare già dalle prime fasi della gravidanza il potenziale rischio di sviluppare pre-eclampsia. Sono stati così identificati diversi fattori che, da soli o in combinazione, consentono di individuare le donne più a rischio. Si tratta della sindrome da anticorpi antifosfolipidi, precedente pre-eclampsia, ipertensione cronica, diabete pre-gestazionale, il ricorso alla fecondazione assistita e un indice di massa corporea superiore a 30. Come profilassi preventiva la ricerca suggerisce l’aspirina a basse dosi solo nelle pazienti ad alto rischio.