Molte creme solari offrono solo un quarto della loro protezione Spf dichiarata (un valore che determina l’efficacia della protezione) contro i raggi ultravioletti A che aumentano il rischio di cancro alla pelle, secondo un nuovo studio in cui gli scienziati hanno testato 51 creme solari con Spf tra 15 e 110.
La maggior parte dei prodotti testati ha ridotto le radiazioni Uv solo della metà di quello che ci si aspetterebbe guardando l’Spf sull’etichetta.
Gli scienziati hanno infatti scoperto che le creme solari sono spesso molto al di sotto delle dichiarazioni di protezione contro i raggi Uva che causano invecchiamento, danni immunitari e maggiori rischi di cancro. La maggior parte delle creme solari anche non è riuscita a vivere fino a vanta di protezione relativa ai raggi Uvb, che sono in gran parte responsabili di scottature.
In media, le creme solari testate in laboratorio ma non sulle persone hanno fornito un misero 24% di protezione Uva, rispetto al valore Spf dichiarato.
Più in generale la ricerca ha scoperto che la maggior parte delle creme solari fornisce dal 42 al 59% del valore Spf indicato in etichetta. Questo significa che i consumatori sono lasciati senza protezione sia contro i raggi Uva che Uvb.
I prodotti ad ampio spettro forniscono protezione dai raggi Uva che sono associati al cancro della pelle, alla generazione di radicali liberi e al danno immunitario. I consumatori quindi non solo rischiano scottature a causa di etichette ingannevoli, ma possono anche aumentare il loro rischio di cancro alla pelle.
Secondo il National Cancer Institute, il tasso di nuovi casi di melanoma tra gli adulti statunitensi è triplicato dagli anni ’70, da 7,9 per 100.000 persone nel 1975 a 22,4 per 100.000 nel 2018. Anche se le ragioni non sono chiare, gli scienziati hanno stabilito che i fattori di rischio includono la storia familiare, l’abbronzatura al chiuso, la pelle chiara, le lentiggini, i nei, i raggi Uv e le gravi scottature. Prove crescenti collegano l’esposizione ai raggi Uva al cancro della pelle.
Ora i ricercatori chiedono che venga effettuata una revisione dei prodotti di protezione solare e di come sono regolati.
(Experimental study, 10.1111/phpp.12738)
di Michela Perrone