Quali sono i potenziali rischi, anche mortali, legali alla cattiva alimentazione? Questa la domanda alla base del progetto multimediale realizzato tra Londra e Milano in occasione della Giornata Mondiale della Salute, per sensibilizzare sui rischi connessi alla cattiva alimentazione.
La Giornata Mondiale della Salute, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è dedicata quest’anno alla lotta al diabete. Sono circa 350 milioni le persone che soffrono di diabete nel mondo, un numero destinato a raddoppiare nei prossimi 20 anni. Entro il 2030 il diabete sarà la settima principale causa di morte a livello globale.
Una gran parte dei casi di diabete sono prevenibili: semplici interventi sugli stili di vita (dieta e attività fisica) hanno dimostrato di essere efficaci nel prevenire il diabete di tipo 2 o ritardarne l’insorgenza. Il progetto Food for Thought è dedicato proprio ai rischi della cattiva alimentazione ed è realizzato da un eterogeneo gruppo di artisti e professionisti della comunicazione che lavorano tra Milano e Londra.
Il cuore del progetto è un cortometraggio diretto da Davide Gentile, che lo ha ideato in collaborazione con Cortés e prodotto da Banjo Eyes Films in collaborazione con Dude, Evolution People e Flaxman Films. Il titolo del film è un’espressione inglese che sta a significare “qualcosa a cui pensare
seriamente”.
In un’atmosfera di puro thrilling, un giusto mix tra un film di Tarantino e dei fratelli Cohen, il corto descrive in modo “letterale” gli effetti di una cattiva alimentazione: la morte. Non è un attacco al junk food per sé, ma vuole essere un monito: una dieta non salutare, unita all’assenza di attività fisica, produce nel mondo milioni di “morti silenziose” che non finiscono sulle prime pagine dei giornali, ma che seminano ugualmente dolore e sofferenza.
Al film è collegato un sito internet (http://foodforthougth.movie/) che racconta il progetto e la storia dei personaggi. A ciascun protagonista, infatti, è associato un alimento potenzialmente dannoso, che se utilizzato in eccesso (grassi, zucchero, sale, etc.) può, questo il tema del corto, uccidere. Al sito sarà associata, a partire da oggi, una campagna di promozione del video sulle piattaforme interessate a riprendere e rilanciare il messaggio del progetto Food for Thought.
Il progetto è autofinanziato, non promuove rimedi di parte ed ha aspirazioni più creative che scientifiche. Si tratta più che altro di un grido d’allarme rivolto alle persone (che possono cambiare le loro abitudini) ed alle istituzioni (che possono fare tantissimo per promuovere stili di vita più sani).