Per mantenere sotto controllo la linea durante le feste, meglio cedere alle mandorle rispetto ad altri snack. Questo tipo di frutta secca infatti fornisce energia, ma fino al 20% dei grassi e un quarto delle calorie non vengono assimilati, ma solo se il prodotto si consuma il più possibile intero e non ad esempio sotto forma di farina. A suggerirlo è una ricerca del King’s College London, pubblicata sul Journal of Functional Foods.
I ricercatori hanno tritato le mandorle con un macinino da caffè in piccoli pezzi o in una consistenza di farina. Circa 85 grammi di pezzi di mandorle o di farina sono stati aggiunti a una ricetta di muffin, mentre il resto degli ingredienti sono rimasti uguali. Entrambi i muffin sono stati serviti con crema pasticcera a basso contenuto di grassi per incoraggiare i partecipanti allo studio a non masticare troppo e rompere ulteriormente le mandorle. Una volta che i muffin sono stati masticati, ma non inghiottiti sono stati aggiunti a un modello gastrico che simula la digestione umana. Ciò ha permesso ai ricercatori di testare i campioni in tempi diversi durante il processo di digestione.
I risultati hanno mostrato che il 57% del grasso all’interno dei piccoli pezzi di mandorla è stato digerito rispetto al 97% della farina di mandorle. L’esperimento è stato poi ripetuto con risultati simili reclutando volontari con parti dell’intestino rimosse o stomie a causa di un tumore, di colite ulcerosa o morbo di Crohn. Mangiare la farina di mandorle ha inoltre prodotto un aumento del grasso del 61% nei flussi sanguigni rispetto che mangiarne a pezzi. Quando le particelle di mandorla sono state esaminate al microscopio, i ricercatori hanno trovato parti del grasso rimaste intrappolate all’interno della mandorla stessa, mentre il grasso è rimasto meno intrappolato quando si trattava della farina, il che potrebbe essere dovuto alla frammentazione della struttura.