Sembra che mangiare l’orzo possa aiutare a contrastare il colesterolo ‘cattivo’ presente nel sangue: sia quello più noto presente nelle lipoproteine Ldl, che tutto quello che si ottiene sottraendo il colesterolo Hdl (quello ‘buono’) dal colesterolo totale, cioè il colesterolo non-Hdl che è ugualmente temibile per l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Ebbene, inserendo l’orzo nella dieta, entrambi, colesterolo Ldl e non-Hdl, si riducono del 7%. E’ quanto emerge da uno studio canadese, del St. Michael’s Hospital, pubblicato dallo European Journal of Clinical Nutrition.
Lo studio
Lo ricerca ha preso in esame 14 studi su trial clinici condotti in sette diversi paesi, e ha dimostrato che mangiare l’orzo o cibi che lo contengono ha effetti simili all’avena sul colesterolo, e in generale sulla riduzione del rischio cardiovascolare, sebbene sia secondo gli studiosi meno raccomandato, “I risultati sono più importanti per persone ad alto rischio per le malattie cardiovascolari, come diabetici di tipo 2 , che hanno normali livelli di colesterolo Ldl , ma elevati livelli di non-Hdl”, spiega l’autore della ricerca, Vladimir Vuksan. “In ogni caso non, ne beneficiano solo coloro che sono a rischio, ma anche le persone senza il colesterolo alto”, aggiunge. Gli studiosi raccomandano d’inserire l’orzo nella dieta sostituendolo ad esempio al riso o anche da solo, come si fa con la farina di avena.