L’abbinamento dell’esercizio fisico con l’allenamento cognitivo potrebbe prevenire l’insorgenza e il progredire di malattie degenerative come la demenza attraverso ispessimento di parti cruciali del cervello. Lo dimostra per la prima volta una ricerca australiana che tramite la risonanza magnetica ha dimostrato che gli esercizi di resistenza fisica risultano implicati nell’ispessimento della materia grigia nella corteccia cingolata posteriore, una regione del…
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Per persone a rischio, mangiare mirtilli contrasta l’Alzheimer
I mirtilli appaiono confermati come frutti anti-aging per il cervello. E’ probabile, infatti, che grazie al loro elevato contenuto in antiossidanti, i mirtilli aiutino a proteggere dall’Alzheimer le persone a rischio di malattia, perché già colpite da un lieve declino cognitivo. Lo rivelano gli studi presentati da Robert Krikorian dell’Università di Cincinnnati in occasione del XXV Meeting della American Chemical…
LeggiRischio Alzheimer si contrasta mangiando pesce
Sembra che il consumo di frutti di mare e pesce, una volta a settimana, possa essere utile, almeno in parte, a neutralizzare il rischio di Alzheimer associato al gene APOE4 che conferisce una predisposizione alla malattia negli individui portatori di APOE4 nel proprio Dna. E’ quanto suggerisce uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association e finanziato dal National…
LeggiEstrogeni in aiuto contro l’Alzheimer
Per contrastare la demenza, in particolare il morbo di Alzheimer, gli estrogeni, ormoni tipicamente femminili, appaiono offrire alle donne una possibilità in più. Infatti, uno studio pubblicato sulla rivista Neurobiology of Aging, mostra che il cervello delle donne che fanno uso di integrazione di estrogeni in menopausa è più protetto dall’invecchiamento. Lo studio La ricerca è stata condotta da Carl…
LeggiDalla frutta le armi per combattere Alzheimer e Parkinson
Gli antiossidanti presenti nella frutta aiutano a prevenire le malattie legate all’invecchiamento cellulare, come il morbo di Parkinson e l’Alzheimer. Lo confermano i risultati di uno studio, cominciato nel 2010, e condotto dai ricercatori della Fondazione Mach (Fem) nei laboratori di metabolomica di San Michele all’Adige, in Trentino. La ricerca ha monitorato l’effetto dei metaboliti della frutta sull’organismo umano esplorando le…
LeggiL’obesità è uno dei 9 fattori di rischio per l’Alzheimer
Obesità, depressione, pressione arteriosa oscillante tra valori alti e bassi, diabete di tipo 2 (negli asiatici), fragilità, abitudine al fumo, basso livello d’istruzione. Ma anche la restrizione delle arterie carotidee (che portano il sangue al cervello – arteriosclerosi) o alti livelli di omocisteina nel sangue (un aminoacido il cui metabolismo viene regolato, dall’azione di enzimi e vitamine come acido folico e…
LeggiUn caffè al giorno contro l’Alzheimer
Il caffè fa bene per tanti motivi, dalle proprietà antiossidanti ai benefici sul fegato agli effetti antitumorali. Ora, un nuovo studio la lega anche alle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Una tazzina di caffè al giorno infatti può contribuire a prevenirlo. La ricerca, dell’Università di Bari Aldo Moro, l’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), è…
LeggiAlcol: ne basta poco per sentirsi meglio
I bevitori moderati di alcol stanno meglio in salute, non solo rispetto ai forti bevitori, ma anche rispetto agli astemi. Lo spiega, dati scientifici alla mano, Andrea Poli, presidente di Nutrition Foundation of Italy (Nfi), precisando che questo concetto è evidente soprattutto per le malattie cerebro-cardio-vascolari, per il diabete, l’osteoporosi (in post-menopausa), i tumori e in ambito neurologico, patologie in cui il forte consumo di alcolici è invece controindicato. “Gli…
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