Un gruppo di ricercatori dell’Università del Vermont ha inventato uno strumento che permette di calcolare il ‘contenuto calorico’ di un tweet. Si chiama “Lexicoalimenter”, e ha fatto la sua dignitosa comparsa in uno studio pubblicato sulla rivista PLOS One. Ovviamente, visto che i tweet non si possono mangiare, quello che viene rilevato non è un consumo diretto bensì il suo ‘resoconto…
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