Chi ha scelto di fare le vacanze al mare sappia che la scelta è ottima e davvero salutare, per il corpo e per la mente. E per chi ci vive, meglio ancora. Il colore blu del mare calma le emozioni e i pensieri. Mettere i piedi nella sabbia calda causa una immediata sensazione di relax, una sorta di massaggio riflessologico naturale. Il ritmo delle onde e delle mare che salgono e scendono induce uno stato di profondo rallentamento delle tensioni psico-fisiche, simile alla meditazione zen. Cambia persino l’andamento delle onde cerebrali stesse. Ecco alcuni dei benefici delle giornate in spiaggia, se non di una vita in una cittadina di mare, spiegati da una serie di esperti Usa che hanno rivisto vari studi in materia.
Vivere al mare
Da sei anni consecutivi gli abitanti delle isole Hawaii risultano quelli con il più alto tasso di felicità d’America. Chi vive lungo una costa – secondo un’analisi pubblicata sulla rivista Health Place è generalmente in forma fisica e psicologica migliore. Non solo: chi ha la fortuna di vivere con vista diretta sul mare – dice una ricerca del Journal of Coastal Zone Management – ha uno stato mentale di calma più continua e profonda dei meno fortunati, che pur avendo casa al mare, non lo vedono dalla propria abitazione.
Secondo, Richard Shuster, psicologo intervistato dalla rete tv Cbs, ”per la stragrande maggioranza delle persone il colore blu è indubbiamente associato a sensazioni di calma positiva. E il rumore della marea fa rallentare l’attività cerebrale attivando il sistema parasimpatico”.
Uno studio pubblicato sulla rivista dell’American medical association (Jama) ha rivelato che il blu, inoltre, innesca la creatività. Quanto alla brezza marina, il suo effetto è bel lungi dall’essere placebo: gli ioni negativi trasportati dall’aria di mare – che sono atomi di ossigeno con un elettrone in più – vengono sperimentati addirittura contro la sindrome depressiva stagionale per il loro effetto psicologicamente energizzante.