(Reuters Health) – Gli adolescenti che vanno a letto tardi hanno maggiori probabilità di soffrire di insonnia e problemi comportamentali ed emotivi rispetto ai loro coetanei che vanno a dormire presto. È quanto ha dimostrato uno studio pubblicato su Sleep Medicine e coordinato da Shirley Li, dell’Università di Hong Kong.
Lo studio
I ricercatori hanno intervistato 4.948 studenti, di età compresa tra i 12 e i 18 anni, chiedendo loro informazioni su abitudini di sonno e salute fisica e mentale. Complessivamente, circa il 23% aveva la tendenza ad andare a letto tardi. Questi nottambuli avevano l’88% in più di probabilità di avere problemi emotivi e comportamentali rispetto ad altri adolescenti e il 25% in più di probabilità di avere problemi di salute mentale. Circa i due terzi degli adolescenti nello studio, invece, avevano un sonno ‘intermedio’, cioè non andavano a letto né troppo presto né troppo tardi e circa il 9% dei partecipanti, andava a letto presto, con un ritmo ‘mattiniero.
Le evidenze
Tra i ragazzi con un ritmo ‘serale’, circa l’11% ha avuto difficoltà ad addormentarsi e quasi il 4% ha avuto problemi a restare addormentato. Una maggiore percentuale di questi nottambuli, il 22%, ha anche riferito problemi di salute mentale, rispetto al 15% di altri adolescenti, oltre a problemi emotivi e comportamentali, 38% contro il 24%. “Non dormire a sufficienza o dormire poco può influire negativamente sulla capacità di regolare le emozioni e sui processi decisionali, contribuendo così al rischio di sviluppare problemi di salute mentale”, ha dichiarato Li alla Reuters Health.
I commenti
Nonostante la ricerca si sia basata sui ricordi dei ragazzi e non sia uno studio controllato progettato per dimostrare se e come il sonno può causare problemi di salute mentale, i risultati offrono nuove prove sulla relazione tra breve durata del sonno e salute emotiva e comportamentale degli adolescenti, come sottolineato da Judith Owens, del Boston Children’s Hospital.
Mentre Sujay Kansagra, del Duke Pediatric Neurology Sleep Medicine Program di Durham, in Carolina del Nord, consiglia ai genitori di adottare delle misure per aiutare i loro figli a dormire meglio la notte. “La chiave è evitare l’esposizione alla luce, specialmente quella di dispositivi elettronici, almeno 30 minuti prima di andare a letto”, ha spiegato.
Fonte: Sleep Medicine
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)