La stagione primaverile di certo influisce, ma oggi con i repentini cambiamenti di clima, le allergie respiratorie ai pollini sono in aumento in Europa e non più limitate ad una sola stagione. Per non farsi dunque sopraffare da starnuti, lacrime, tosse e asma, possono essere d’aiuto alcuni accorgimenti, come evitare le attività all’aperto nelle ore centrali della giornata, lavarsi spesso i capelli e viaggiare in auto con i finestrini chiusi. A suggerirlo è il Ministero della Salute sul proprio sito.
Cosa fare nel sospetto di un’allergia respiratoria?
La prima cosa, indica il Ministero, è rivolgersi al medico curante o allo specialista per una diagnosi corretta, in modo da identificare l’allergene a cui si è sensibilizzati, e organizzare un programma terapeutico prima dell’inizio della stagione pollinica.
Sempre come prevenzione, se possibile, è utile fare brevi soggiorni nel periodo della pollinazione al mare visto che lì la concentrazione dei pollini nell’aria è relativamente bassa.
Come precauzioni generali è bene consultare i calendari pollinici, per conoscere il periodo di fioritura delle piante causa dell’allergia, o i bollettini dei pollini per conoscere i pollini presenti nell’aria.
Bisogna evitare di uscire nelle ore di maggiore concentrazione pollinica, preferendo la mattina presto o la tarda serata, non fare gite in campagna, soprattutto se c’è vento, e non passeggiare nei prati dove è stata tagliata di recente l’erba.
Se si viaggia in macchina o in treno, no ai finestrini aperti, meglio usare l’aria condizionata, con filtri di aerazione anti-polline.
Vanno evitate le attività all’aperto nelle ore centrali della giornata, soprattutto quando c’è sole e vento, così come le strade trafficate e le aree verdi, ed è utile lavarsi con più frequenza i capelli. Bisogna infine fare attenzione ai temporali e tenere chiuse le finestre nelle ore centrali della giornata.