Accelerare la diagnosi di autismo grazie all’intelligenza artificiale unita ad una applicazione. Il dispositivo, come riportato dal sito Ieee Spectrum, è stato messo a punto da una compagnia californiana, la Cognoa, che ha chiesto all’Fda il via libera alla commercializzazione. Se l’agenzia americana darà il proprio parere positivo, anche i non specialisti potranno dare il proprio contributo a combattere questa condizione, o almeno nei paesi oltre oceano.
Anche se la maggior parte dei genitori nota dei cambiamenti che possono far pensare all’autismo tra il primo e il terzo anno di vita, spiegano gli ideatori, la diagnosi arriva di solito molto più tardi, perché le famiglie aspettano mesi o anni per poter vedere uno specialista. La app è stata ‘addestrata’ con centinaia di cartelle cliniche per fare in modo che possa distinguere i tratti distintivi dell’autismo, dalle risposte emotive ai problemi di attenzione, e lavora in tre fasi.
Se un genitore ha un sospetto il pediatra gli fornisce un codice di accesso alla app, attraverso cui può rispondere a un questionario di 15 minuti sul comportamento del bambino. Alla famiglia viene anche chiesto di caricare due video del bambino, che vengono visionati da un esperto della compagnia. Il materiale, insieme a un questionario compilato dal pediatra, viene analizzato dall’algoritmo, che invia una risposta al medico che può quindi fare la diagnosi. “Dagli studi è emerso che la app – spiega David Happel, ideatore del sistema – non solo accelera la diagnosi, ma evita molti dei bias insiti nel sistema attuale, che è costruito soprattutto studiando bambini caucasici mentre quelli delle minoranze non vengono ben riconosciuti”.