Ogni volta per mangiare si scatena la guerra e non c’è aeroplanino volante a forma di cucchiaino che tenga, il piccolo proprio non vuole saperne. Forse un rimedio però risiede nel giocare con la forma e la consistenza delle pietanze. Variare fin da subito con gli alimenti e non cedere alle resistenze cercando di non assecondare troppo il bambino dandogli solo ciò che mostra di gradire sono altri due piccoli accorgimenti che potrebbero fare la differenza. A suggerirlo è un articolo pubblicato su Healthday.
L’articolo cita uno studio dell’Università di Brisbane, in Australia, che ha scoperto che le esperienze alimentari a soli 14 mesi possono influenzare le abitudini alimentari che i bambini mostreranno di avere all’età di 3 anni. Introdurre una varietà di frutta e verdura e altri tipi di alimenti nelle fasi iniziali è quindi fondamentale per una dieta migliore nel prosieguo della crescita. I bimbi – ricorda l’approfondimento su Healthday – possono iniziare a mangiare cibi solidi a circa 6 mesi. Da quel momento non si deve avere particolare esitazione a offrire un’ampia varietà di alimenti sani in diverse consistenze. Il bambino potrebbe già mostrare una preferenza per uno o due cibi, ma non bisogna mai lasciare che le sue reazioni scoraggino dall’introdurne degli altri.
Secondo l’American Academy of Pediatrics, possono essere necessari fino a 15 tentativi prima che un bimbo accetti effettivamente un nuovo cibo. Inoltre, si possono provare diversi metodi di cottura (ad esempio le carote possono essere proposte al vapore e in un’altra occasione schiacciate), sperimentare forme diverse (pezzettini, scaglie), oppure aggiungere una salsa sana. Infine, occorre tenere a mente che i bimbi ‘modellano’ il proprio comportamento su quello dei genitori, quindi è importante mostrare di gradire la stessa ampia varietà di cibi mentre li si danno ai più piccoli.