Per una buona parte dei bambini celiaci la dieta priva di glutine non basta per risolvere le alterazioni intestinali. Il 20% di questi bambini, infatti, pur sottoposti ad una dieta senza glutine, continuano ad avere anomalie intestinali che, seppure non evidenti dalle analisi di laboratorio, possono comportare problemi di crescita. Lo dimostra uno studio pubblicato sul Journal of Pediatric Gastroenterology and Nutrition, organo ufficiale della Società europea di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica (Sigenp).
Lo studio
I ricercatori del MassGeneral Hospital for Children di Boston hanno esaminato i dati di 103 bambini e adolescenti affetti da celiachia che hanno seguito una dieta gluten-free per una media di 2,4 anni e nel 90% dei casi ‘senza sgarrare’. I bambini sono stati sottoposti a endoscopia intestinale e biopsia quando la celiachia è stata diagnosticata e dopo almeno un anno di dieta priva di glutine. I risultati della seconda biopsia hanno mostrato che in un caso su 5 (19%) persisteva un’enteropatia celiaca, ovvero danni glutine-indotti alle cellule intestinali che possono portare a ritardi nella crescita. Tuttavia non risultavano evidenti dai sintomi riportati né dai test di laboratorio.
In passato, i bambini con celiachia erano sottoposti di routine a biopsie di follow-up per monitorare la guarigione in risposta ad una dieta priva di glutine, mentre le attuali linee guida si basano solo sulle misure dei livelli di anticorpi anti-trasglutaminasi di tipo IgA e IgG nel sangue. Per i ricercatori invece lo studio dimostra che la ripetizione della biopsia è l’unico modo per confermare che l’enteropatia celiaca sia guarita.