La chirurgia bariatrica può condurre alla remissione sia dell’obesità che del diabete, ma il possibile impatto del diabete sulla portata della perdita di peso dopo l’intervento non è ancora chiaro
Lo studio
Yingying Luo, visiting scholar presso l’Università del Michigan di Ann Arbor, e colleghi hanno analizzato i dati della Michigan Bariatric Surgery Cohort su 380 adulti sottoposti a bypass gastrico (per l’80% di sesso femminile, età media 43 anni, per il 39% diabetici) e 334 soggetti che si erano sottoposti a una gastrectomia a manica (per il 76% di sesso femminile, età media 45 anni, per il 32% diabetici).
Tutti i pazienti presentavano un indice di massa corporea superiore a 40 kg/m2 o tra 35 e 39,9 kg/m2, con comorbilità. Dopo la chirurgia, il follow-up è durato cinque anni.
I risultati hanno mostrato che le persone non diabetiche al momento dell’intervento presentavano una probabilità 1,6 volte maggiore di ottenere una perdita di peso in eccesso di almeno il 50%, a prescindere dal tipo di chirurgia.
“Anche dopo l’aggiustamento per effetto del tempo, tipo di intervento, età, sesso e peso prima dell’intervento, vi era ancora una differenza significativa nella percentuale di perdita di peso in eccesso tra i diabetici e i non diabetici”, osserva Yingying Luo.
La presenza di diabete prima dell’intervento ha ridotto la perdita di peso di 1,2 punti sul BMI, corrispondenti a circa il 10%-15% dei punti totali sul BMI che i pazienti hanno perso in media.
“Anche se il nostro studio non ha avuto un gran numero di partecipanti e il follow-up è di soli cinque anni, riteniamo che apra le porte a future ricerche per comprendere perché il diabete riduce l’effetto di perdita di peso della chirurgia bariatrica”, conclude Luo.
Fonte: ENDO 2020 Virtual Meeting
Megan Brooks
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Nutri&Previeni)