(Reuters Health) – Una revisione sistematica della letteratura – condotta da Aristithes Doumouras, professore presso la McMaster University e chirurgo bariatrico presso il St. Joseph’s Healthcare in Hamilton, Canada – indica che le donne obese che si sottopongono a chirurgia bariatrica presentano un minor rischio di carcinoma mammario e hanno maggiori probabilità di ricevere la diagnosi in stadi precoci.
Il team di Doumouras ha esaminato i dati di 11 studi con un totale di 1.106.939 donne obese, tra cui 105.295 (9,5%) sottoposte a chirurgia bariatrica. Al basale, l’indice di massa corporea medio ponderato era simile per le donne nel gruppo della chirurgia bariatrica (44,8) e in quelle nel gruppo di controllo (44,6).
Dopo un follow-up medio di 4,7 anni, nel gruppo della chirurgia bariatrica sono stati diagnosticati 567 (0,54%) carcinomi mammari invasivi. In confronto, dopo un follow-up medio di 2,7 anni, nel gruppo di controllo sono stati diagnosticati 8.365 (0,84%) tumori al seno invasivi.
Il rischio di una diagnosi di tumore al seno era significativamente inferiore nel gruppo della chirurgia bariatrica (rapporto di rischio 0,50), così come lo era il rischio di un carcinoma in stadio III o IV alla diagnosi (RR 0,50). Allo stesso tempo, le donne nel gruppo della chirurgia bariatrica che avevano ricevuto diagnosi di cancro presentavano una probabilità significativamente superiore di un cancro in stadio I al momento della diagnosi (RR 1,23).
“Senza dubbio, l’influenza più diretta e sostanziale deriva semplicemente dall’elevato quantitativo di peso perso e dalla successiva riduzione degli estrogeni circolanti”, osserva Doumouras,”Credo che il messaggio sia che l’obesità non è solo un processo passivo ma una patologia attiva che ha ampi effetti negativi sulla salute e dovrebbe essere trattata in maniera aggressiva”.
Fonte: American Journal of Surgery
Lisa Rapaport
(Versione italiana Daily Health Industry/Nutri&Previeni)