Il Covid ha deteriorato la salute riproduttiva femminile, incidendo a colpi di stress e disturbi del sonno sulla regolarità del ciclo mestruale, con potenziali ripercussioni a lungo termine sulla fertilità femminile. È quanto emerso da un’indagine che ha coinvolto oltre 1300 donne in età fertile condotta da Lisa Owens del Dipartimento di Endocrinologia presso il St. James’s Hospital di Dublino e Trinity College e presentata alla conferenza annuale della Society for Endocrinology ad Edimburgo.
Lo stress indotto dalle condizioni imposte dalla pandemia ha gravato moltissimo sulle donne, provocando notevoli sconvolgimenti della loro salute psicofisica. Stress e disturbi del sonno sono noti ai clinici per incidere sull’organismo provocando cambiamenti di peso, disturbi ormonali, ansia, depressione.
Ebbene le donne sono state intervistate a un anno dall’inizio della pandemia ed è emerso che oltre la metà ha fatto esperienza di irregolarità mestruali in concomitanza con il periodo pandemico (cicli saltati, sanguinamenti troppo abbondanti, forti dolori mestruali, aumento dei sintomi premestruali etc). Il 64% ha riportato un aumento dei sintomi premestruali e il 54% una riduzione del desiderio sessuale. Inoltre i tassi di depressione grave, ansia e disturbi del sonno sono più che raddoppiati rispetto al periodo pre-pandemico.
Si tratta del primo studio che dimostra come le donne continuino a fare esperienza di disturbi della salute riproduttiva a un anno dall’inizio della pandemia e che ciò si riverbera sulla salute psicologica e sulla qualità del sonno, concludono gli autori del lavoro.