Le possibili convulsioni associate alla febbre che potrebbero scaturire a seguito di una vaccinazione non influiscono sullo sviluppo e sul comportamento dei bambini. Ad affermarlo è uno studio del National Centre for Immunisation Research and Surveillance in Australia, pubblicato sulla rivista Neurology.
“A seguito della vaccinazione – spiega Lucy Deng, autrice dello studio – può verificarsi un attacco febbrile e questo comprensibilmente può essere abbastanza angosciante per i genitori. Può anche causare la perdita di fiducia nelle future vaccinazioni”. Ciò che potrebbe però far loro cambiare idea è il fatto che questi attacchi febbrili a seguito del vaccino “non influiscono sullo sviluppo del bambino”.
Lo studio ha confrontato 62 bambini che avevano avuto un attacco associato alla febbre entro le due settimane successive una vaccinazione con 70 bambini che avevano invece avuto un attacco associato alla febbre per un’altra causa e 90 bambini senza una storia di convulsioni. Tutti i bambini che avevano avuto convulsioni avevano meno di 2 anni – uno e mezzo al momento della rilevazione. Le funzioni cognitive, motorie e linguistiche dei bambini sono state testate da valutatori dello sviluppo certificati che non conoscevano la storia del bambino.
Il loro comportamento è stato valutato anche attraverso questionari compilati dai genitori. I ricercatori non hanno riscontrato differenze nello sviluppo, nelle capacità di pensiero o nel comportamento tra i bambini che hanno avuto convulsioni febbrili a seguito di una vaccinazione e quelli che hanno avuto convulsioni febbrili per altre cause o non ne sono mai stati colpiti.”In un momento – ha concluso Deng – in cui vi è una ripresa globale del morbillo e stanno emergendo nuove malattie, i nostri risultati sono particolarmente importanti per rassicurare i genitori sulla sicurezza dei vaccini”.