Coronavirus: possibile legame con sindrome rara nei bambini

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Lo ha reso noto lo European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), che ha sede in Svezia.

Si tratta della sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica (PIMS), che condivide alcuni sintomi con lo shock tossico e la malattia di Kawasaky, tra cui febbre, ghiandole ingrossate e, nei casi più gravi, infiammazione cardiaca.

L’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) – che in questi giorni a Ginevra sta tenendo la sua 73° Assemblea Generale – ha esortato i medici a vigilare su questa rara sindrome, pur sottolineando che i legami con il COVID-19 sono ancora poco chiari.

“Faccio appello ai medici di tutto il mondo a collaborare con le autorità nazionali e l’OMS per comprendere meglio questa sindrome che si verifica nei bambini”, dice il Direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Finora sappiamo molto poco su questa sindrome infiammatoria”, ribadisce l’epidemiologa dell’OMS Maria Van Kerkhove.

L’ECDC considera comunque plausibile l’ipotesi della sindrome come possibile complicanza del COVID-19, invitando i ricercatori a far luce sull’eventuale ruolo del Coronavirus nella comparsa della PIMS.

La scorsa settimana, gli U.S. Centers for Disease Control and Prevention hanno pubblicato una guida per i medici per aiutarli a riconoscere e segnalare casi sospetti, che a oggi, nello Stato di New York, sono stati più di 100.

Fonte: Reuters Health News
Staff Reuters
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Nutri&Previeni)

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