E’ stato pubblicato dall’Istituto superiore di sanità un nuovo rapporto con le indicazioni per gli operatori sanitari in questa emergenza Covid-19. Questa volta il rapporto contiene le indicazioni ad interim per una appropriata gestione dell’iposurrenalismo in età pediatrica. Il documento fornisce indicazioni ad interim per un appropriato sostegno dei bambini e adolescenti con iposurrenalismo nell’attuale scenario emergenziale da infezione da SARS-CoV-2.
L’iposurrenalismo è una malattia potenzialmente letale, caratterizzata da deficit nella produzione o nell’azione dei glucocorticoidi, talora associata ad insufficienza dei mineralcorticoidi e degli androgeni. I sintomi clinici principali di insufficienza surrenalica includono debolezza, affaticamento, anoressia, nausea e vomito, dolore addominale, perdita di peso, ipotensione ortostatica e in taluni casi desiderio di assumere sale. In generale la diagnosi e il trattamento dei pazienti iposurrenalici sono molto impegnativi. In particolare, la presenza di uno stato febbrile ≥ 38°C, una infezione acuta, uno stress quale un intervento chirurgico ed altre condizioni acute possono alterare il quadro metabolico che, se non trattato correttamente, può portare in molte forme alla crisi surrenalica.
Quest’ultima evenienza richiede immediatezza d’azione, appropriatezza di trattamento e l’ospedalizzazione perché potenzialmente letale. Nel caso di COVID-19 sospetta o accertata, i pazienti in terapia cortisonica sostitutiva dovranno continuare ad assumerla e a seconda della gravità clinica aumentare opportunamente il trattamento, per garantire un adeguato apporto ormonale sostitutivo in condizioni di stress. Si raccomanda un contatto costante con il centro di riferimento per consentire la valutazione dello specialista, anche con l’uso di sistemi di telemedicina.