Due varianti comuni del gene KIF3A aumentano il rischio che i bambini piccoli abbiano una barriera cutanea disfunzionale e che sviluppino un eczema. Questo, a sua volta, può permettere alle esposizioni ambientali di attraversare più facilmente la barriera cutanea e contribuire allo sviluppo di allergie alimentari e asma durante la crescita.
Lo studio, pubblicato su Nature Communications, getta nuova luce sui meccanismi genetici e molecolari in atto nell’eczema, una condizione comune che colpisce ben il 20% di tutti i bambini. Anche se la patologia di solito si risolve con l’età, molti bambini con barriere cutanee disfunzionali continuano a sviluppare condizioni più gravi, tra cui l’asma e le allergie alimentari.
I risultati dello studio potrebbero rendere più facile identificare quali bambini con eczema hanno più probabilità di progredire verso altre condizioni allergiche. Ciò consentirebbe di indirizzare gli interventi sullo stile di vita e altre terapie preventive verso i piccoli ad alto rischio.
Le allergie alimentari sono in aumento e le cause non sono del tutto chiare. Questo studio aggiunge prove alla teoria in base alla quale la salute della pelle è strettamente connessa a quella dei polmoni e dell’intestino. L’obiettivo adesso è trovare un test di screening rapido.
(Nature Communications, http://dx.doi.org/10.1038/s41467-020-17895-x)
Di Michela Perrone