(Reuters Health) – Uno studio condotto negli Stati Uniti suggerisce che le ossa possono invecchiare più velocemente nelle donne anziane che dormono troppo poco.
Sulla base dei dati di oltre 11.000 partecipanti a uno studio a lungo termine, i ricercatori hanno infatti scoperto che le donne in postmenopausa che dormivano meno di cinque ore a notte avevano maggiori probabilità di avere una bassa massa ossea rispetto a quelle che avevano una media di sette ore di sonno.
Secondo il rapporto pubblicato sul Journal of Bone and Mineral Research, le persone che dormono poco avevano anche il doppio delle probabilità di avere l’osteoporosi dell’anca e della colonna vertebrale.
Le differenze di massa ossea tra chi dormiva poco e coloro che hanno fatto registrare almeno sette ore di riposo erano piccole, ma equivalenti a circa un anno di invecchiamento, come ha osservato il team di studio.
“Stavamo costruendo il nostro precedente lavoro, che mostrava come le donne che dormivano troppo poco avevano un rischio maggiore di fratture – osserva l’epidemiologo Heather Ochs-Balcom della scuola di sanità pubblica della State University di Buffalo, che ha guidato lo studio – Qui, abbiamo esaminato una misura della densità minerale ossea, per vedere se ciò potesse spiegare il risultato precedente”.
Lo studio
Ochs-Balcom e colleghi hanno analizzato i dati del Women’s Health Initiative Study, che inizialmente ha arruolato 161.808 donne in postmenopausa dai 50 ai 79 anni in 40 centri clinici e le ha seguite nel tempo.
Per questo lavoro, i ricercatori si sono concentrati su 11.084 donne che erano state sottoposte a scansioni complete del corpo per valutare la densità ossea e che avevano risposto ai questionari sul sonno. Le non ispaniche rappresentavano il 78% del gruppo, l’età media era di 63 anni e quasi una su 10 riferiva di dormire cinque ore o meno a notte. Una su tre ha anche soddisfatto i criteri per l’insonnia.
Usando sette ore di sonno come punto di riferimento, i ricercatori hanno scoperto che le donne che dormivano solo cinque ore o meno avevano una massa ossea più bassa nelle misurazioni di tutto il corpo, dell’anca, del collo e della colonna vertebrale. Avevano anche il doppio delle probabilità di avere l’osteoporosi nella misurazione di tutto il corpo, il 63% in più di probabilità di averla all’anca e il 28% di probabilità di avere l’osteoporosi della colonna vertebrale.
Le donne che dormivano sei ore a notte hanno avuto un lieve aumento del rischio di osteoporosi della colonna vertebrale e di tutto il corpo, secondo l’analisi.
I ricercatori hanno osservato che le valutazioni del sonno e della densità ossea sono relative a un singolo momento temporale, quindi lo studio non è in grado di determinare se il sonno breve provoca cambiamenti nella salute delle ossa. È importante, scrivono, considerare la possibilità che una minore densità ossea possa essere legata anche a fattori che influenzano il sonno.
“Sappiamo che il cattivo sonno ha un impatto sulla salute cardiovascolare, porta a diabete, scarso controllo glicemico e ipertensione. È ovvio che anche questi aspetti possono avere un impatto sullo scheletro. La cosa più importante è rimanere attivi – dice dice Alana Serota dell’Hospital for Special Surgery di New York, non coinvolta nello studio – Anche se non ci si è mai esercitati prima, non è mai tardi per iniziare”.
Fonte: Journal of Bone and Mineral Research
Vishwadha Chander
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Nutri&Previeni)