Una nuova ricerca dalla Norvegia ha esaminato l’impatto degli interventi dietetici sui pazienti affetti da artrite reumatoide (AR) e spondiloartrite (SpA). Gli autori dello studio si sono concentrati su come le modifiche alla dieta possano influire sulla composizione corporea e sui fattori di rischio cardiovascolare in questi pazienti, notoriamente più vulnerabili allo sviluppo di malattie cardiovascolari e alterazioni nella massa muscolare.
I ricercatori hanno esaminato 17 studi, selezionandone 15 per una meta-analisi. I risultati, pubblicati nel 2024 su Clinical Nutrition, hanno mostrato una riduzione significativa dei livelli di colesterolo totale (TC) e di colesterolo LDL (differenza media, [95%CI]: -0,36, [-0,63, -0,10], I2 = 43%, e -0,20, [-0,35, -0,05], I2 = 0% rispettivamente). Tuttavia, non sono stati osservati cambiamenti rilevanti nella composizione corporea, come la massa muscolare o grassa, dopo interventi dietetici di 2-4 mesi.
La conclusione dello studio suggerisce che, mentre le diete possono aiutare a ridurre i rischi cardiovascolari, sono necessari interventi più lunghi e metodologie più affidabili per misurare i cambiamenti nella composizione corporea.
Clinical nutrition (Edinburgh, Scotland), 43(4), 926–935. https://doi.org/10.1016/j.clnu.2024.02.019