Firmato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, il decreto che autorizza la spesa di tre milioni di euro ripartiti sugli esercizi finanziari 2021-2022 e 2023 per progetti di ricerca sull’endometriosi, la malattia che colpisce le cellule della parete dell’utero, con conseguenze fortemente invalidanti. Lo rende noto il ministero della Salute nella Giornata mondiale dedicata alla malattia che si è celebrata il 28 marzo. Per l’occasione la sede del ministero è stata illuminata di giallo.
L’obiettivo dei progetti di ricerca finanziati, si legge nella nota, è “produrre risultati trasferibili in tempi brevi e avere un esplicito orientamento applicativo”. Promosso dal sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, il bando è nazionale ed è “rivolto a tutti i ricercatori che operino in enti afferenti al Servizio Sanitario Nazionale (destinatari istituzionali sono le Regioni e le Province autonome, Istituto Superiore di Sanità, Inail, Agenas, Istituti zooprofilattici sperimentali e Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici e privati)”.
L’endometriosi è inserita tra i Livelli essenziali di assistenza (Lea) nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti, con riconoscimento al diritto all’esenzione di alcune prestazioni specialistiche. Si stima che in Italia sia stata diagnosticata a tre milioni di donne, ma si ritiene che questa possa essere solo una parte di coloro che hanno la malattia poiché la diagnosi arriva in genere con molto ritardo. La malattia può colpire le donne in età fertile a partire dall’adolescenza e accompagnarle fino alla menopausa, provocando forti dolori e disturbi; può avere inoltre conseguenze sulla fertilità, fino a provocare l’infertilità nel 30-40% dei casi.