Sembra che l’obesità possa essere considerata, almeno in parte, come una malattia ‘contagiosa’, in quanto trasmessa da uno scambio di flora batterica intestinale. Questa ipotesi arriva da ricercatori del Wellcome Trust Sanger Institute che, in uno studio pubblicato su Nature, hanno dimostrato che un terzo delle spore di questi microrganismi può vivere anche al di fuori del corpo umano.
Lo studio
I ricercatori hanno catalogato e studiato oltre 140 batteri diversi, verificando che in terzo dei casi questi producono spore che possono risvegliarsi e che sono in grado di sopravvivere nell’ambiente. Questo, sottolineano gli autori della ricerca, potrebbe implicare che alcune patologie legate proprio all’equilibrio del microbioma si possano trasmettere con un contatto prolungato, come può avvenire all’interno di una famiglia. “Ci sono sicuramente malattie causate da uno squilibrio nel microbioma – afferma al Telegraph Trevor Lawley, che ha coordinato lo studio – Ad esempio le infiammazioni intestinali, o anche l’obesità, è una possibilità. Le persone che vivono nella stessa casa hanno un microbioma simile, e la predisposizione genetica conta per il 7-13% in queste malattie. Ci sono sicuramente persone che sono più suscettibili alle malattie, e questo può derivare da una combinazione di fattori”.