Nonostante le attuali tendenze culturali raccomandino di evitare il sole, l’esposizione ai raggi UV, come dimostrato da diversi studi, non solo fornisce i benefici della produzione di vitamina D, ma anche molti altri vantaggi per la salute non legati alla vitamina D.
Questo è quanto è stato riportato, in sostanza, in un nuovo documento di consenso sull’importanza di esporsi ai raggi solari, che è stato sviluppato in questi giorni dagli esperti dell’organizzazione americana no-profit GrassrootsHealth, e realizzato da Cedric Garland, (Università della California, San Diego) Robert P. Heaney e John A. della Creighton University.
“Gli esseri umani si sono adattati per l’esposizione al sole nel corso di migliaia di anni e a derivare numerosi benefici fisiologici dall’esposizione ai raggi UV, oltre alla vitamina D,” ha dichiarato Carole Baggerly, direttore esecutivo di GrassrootsHealth e co-autore del documento.
“Questi benefici superano di gran lunga quelli derivanti dalla assunzione di vitamina D con gli integratori, e, pertanto, le raccomandazioni della US Surgeon General (l’agenzia americana che si occupa dei servizi di salute pubblica) e di altri enti nazionali che enfatizzano di evitare l’esposizione al sole, stanno mettendo la salute degli americani a rischio” – “Sono, dunque, necessari ulteriori studi e nuove raccomandazioni”.
Il documento si conclude enfatizzando il concetto che “l’esposizione moderata” ai raggi UV è un modo naturale per migliorare la salute umana. Infatti, i pazienti affetti da tubercolosi cutanea e altre condizioni mostrano rapidi miglioramenti dall’uso dell’elioterapia (terapia del sole) inserita nei loro trattamenti. Ciò è coerente con i risultati di un sondaggio pubblicato questa settimana dalla GrassrootsHealth in cui il 99% dei dermatologi intervistati ritengono che l’esposizione ai raggi UV sia una forma possibile di trattamento per le malattie croniche della pelle non letali come la psoriasi.