Esposizione ai raggi solari avrebbe effetti benefici sulla fertilità tra le donne di 30-40 anni

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Studiando le fluttuazioni stagionali dei livelli di ormone anti-Mulleriano (AMH), un indicatore della fertilità femminile, un team israeliano ha scoperto che durante l’estate, le donne in tarda età riproduttiva, tra i 30 e i 40 anni, vanno incontro a un aumento della secrezione di questo ormone dalle ovaie. I risultati della ricerca, coordinata da Carmit Levy, dell’Univeristà di Tel Aviv, sono stati pubblicati su Steroids. Il fenomeno sarebbe attribuibile all’esposizione alle radiazioni ultraviolette del Sole.

Il team ha confrontato i livelli di ormone su 2.235 donne israeliane, registrando i livelli di radiazioni UV. Per le donne più giovani, di età compresa tra 20 e 29 anni, non è stata trovata alcuna relazione statistica tra l’esposizione ai raggi UV e il livello di AMH. Dall’altro lato, tra le donne in età più avanzata, tra i 30 e i 40 anni, è emerso un andamento stagionale statisticamente significativo di AMH. Queste donne, le cui riserve ovariche sono in declino, avrebbero risposto positivamente all’esposizione al Sole, secondo quanto ipotizzano gli stessi autori. Interessante, infine, è l’assenza del fenomeno nelle donne prima dei 20 anni, probabilmente per l’ampia riserva di ovuli che caratterizza questa giovane età.

 

Steroids (2023) – doi: 10.1016/j.steroids.2023.109307

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