Le feste di Natale e Capodanno si avvicinano a grandi passi. E tanti si chiedono cosa succederà a tavola. In famiglia si vive una certa eccitazione ma anche la frenesia dei preparativi per imbandire le tavole delle feste con tutto ciò che di meglio si può trovare nella gastronomia tradizionale italiana. Cappelletti, capponi, capitoni e panettoni, la faranno da padroni. Ma il solo pensiero delle leccornie, oltre a scatenare l’acquolina, fa accendere una temibile spia rossa nel cervello. Il pericolo è alle porte: le calorie di troppo. Grassi, carboidrati, proteine che di sicuro si ingurgiteranno in quantità superiore alla norma preoccupano tanto chi alla linea ci tiene, tanto chi ha problemi di salute e sa che pasti ricchi e ben conditi aggrediscono terapie e sforzi fatti.
Cosa si può fare?
“Fare la dieta il giorno di Natale è assurdo”, commenta il nutrizionista Pietro Migliaccio, “sinceramente, non si può rinunciare al momento conviviale per eccellenza”. E allora che cosa fare, come evitare di ritrovarsi il 7 gennaio con i pantaloni che non si chiudono, i golf che tirano sulla pancia, le camicette che strizzano il seno?
Un modo c’è, spiega il dietologo, pronto a offrire consigli preziosi: “Utilizzare le settimane che precedono le festività per seguire una dieta base e perdere quei due o tre chili che ci faranno sentire con la coscienza a posto alla tavola di Natale. E poi, nel periodo clou, osservare una dieta di compenso”. In parole povere, se il 24 sera, 25 e 26 dicembre non ci si è trattenuti, i giorni successivi e prima del 31 bisognerà stare attenti.