Accade spesso che i genitori non si rendano conto del sovrappeso del proprio figlio. A evidenziare questo problema è uno studio pubblicato sull’Australian and New Zealand Journal of Public Health che mostra che solo l’8% dei genitori con un figlio sovrappeso riconosce il problema e appena lo 0,2% di quelli con un figlio obeso.
Lo studio è stato condotto da Christina Pollard della Curtin University School of Public Health a Perth. Secondo i medici australiani che hanno condotto lo studio, questa mancanza di consapevolezza da parte dei genitori rende difficile aiutare il bambino a perdere peso. Gli esperti hanno seguito un gruppo di quasi 4.500 bambini tra i 5 e i 15 anni e chiesto ai genitori di riferirne peso e altezza. Il 16% dei bambini è risultato sovrappeso e l’8% obeso. Ai genitori sono state poste due domande: se considerassero i propri figli di peso normale, sottopeso, sovrappeso o obesi e quale intenzione avessero relativamente al peso del proprio figlio. Solo l’8% ha riferito che il proprio figlio è sovrappeso e appena lo 0,2% ha riferito che il figlio è obeso.
Inoltre, non solo non vi è consapevolezza del peso del proprio figlio, ma neanche la capacità di aiutare i figli a risolvere il problema. Quando al genitore viene chiesto se ha intenzione di intervenire in qualche modo per aiutare un figlio obeso o sottopeso, oltre la metà ed il 70% dei rispettivi genitori si dice non intenzionato in tal senso. Questo, spiega Pollard, è il segno che nei genitori non vi è né la consapevolezza del peso reale dei propri figli, né l’effettiva capacità di affrontare un eventuale problema di peso, il che aumenta il rischio che i bambini in sovrappeso diventino adulti sovrappeso o obesi.