Patologia invalidante che può colpire dalla nascita, il glaucoma infantile può causare danni irreversibili e può colpire un neonato su 30mila. A ricordarlo nella settimana mondiale della prevenzione dedicata alla patologia sono gli esperti dell’ospedale San Matteo di Pavia.
“Lacrimazione, fotofobia (intolleranza alla luce diretta) e blefarospasmo (chiusura serrata delle palpebre legata al dolore oculare) sono i primi segni di una possibile glaucoma”, afferma Luciano Quaranta, direttore delle Clinica oculistica Universitaria – ospedale San Matteo di Pavia. “E’ necessario – aggiunge – che il pediatra o l’oculista invii immediatamente il bambino dallo specialista. Nel glaucoma pediatrico la tempestività della cura è correlata alla prognosi. Nei casi più eclatanti, come quello della cornea e bulbo di grandi dimensioni (cosiddetto buftalmo), la diagnosi è relativamente semplice, tuttavia – precisa Quaranta – c’è ancora un ritardo diagnostico legato a segni più sfumati nelle forme a insorgenza non contale ma dopo i 30/40 giorni di vita”.
L’esperto conclude sottolineando che, vista la complessità della malattia, il trattamento può essere eseguito in maniera efficace solo in centri ad altissima specialità.