Le donne in gravidanza tendono a non curarsi anche quando i farmaci a loro prescritti sono perfettamente sicuri. Lo afferma uno studio pubblicato dall’International Journal of Clinical Pharmacy, secondo cui un terzo delle donne incinte salta almeno una terapia anche quando c’è un farmaco considerato sicuro.
Lo studio
Lo studio dell’Università di East Anglia ha intervistato 1120 donne incinte o che avevano appena partorito, chiedendo loro se avevano una di otto patologie comuni e se avevano assunto regolarmente i farmaci per curarle.
Tre donne su dieci, scrivono gli autori, hanno dichiarato di aver saltato qualche terapia. Circa il 79% del campione aveva sofferto di nausea, ad esempio, ma solo il 10% l’aveva curata con un farmaco da banco. L’insonnia era un problema per il 67% delle donne, ma solo l’1% ha dichiarato di aver preso qualche farmaco per curarla. La patologia più curata è risultata l’infezione urinaria che comunque è stata trattata solo dal 65% delle donne che ne sono state colpite, nonostante questo tipo di infezioni possano degenerare colpendo i reni. “I medici – concludono gli autori – dovrebbero verificare le opinioni delle pazienti sull’uso di farmaci alla prima visita, e promuovere un uso appropriato delle medicine”. In proposito in Italia l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha dedicato un sito al problema, dove sono indicati i farmaci che si possono considerare sicuri.