Il valproato, un farmaco usato contro l’epilessia, è notoriamente rischioso se usato in gravidanza, ma molte donne non sono a conoscenza del pericolo e continuano ad usarlo. E’ emerso durante le audizioni sul tema organizzate a Londra dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema).
Il valproato è in uso fin dagli anni ’60 e ha indicazioni anche per alcune forme di emicrania e disturbi bipolari. Alcune restrizioni sull’uso sono state adottate negli ultimi tre anni, dopo che una revisione degli studi precedenti ha mostrato che il rischio di malformazioni del feto per le donne che lo prendono in gravidanza è dell’11%, mentre quello di problemi di sviluppo cognitivo è del 40%.
Secondo alcuni esperti però in molti casi il farmaco è l’unico mezzo per controllare le convulsioni. “Il warning sulle scatole dei farmaci e sui foglietti informativi non è però sufficiente, servono conversazioni dedicate con specialisti – ha affermato Clare Pelham della Britain Epilepsy Society – un sondaggio condotto lo scorso anno su duemila giovani donne con l’epilessia ha trovato che il 68% non era a conoscenza del problema”. Dalle audizioni potrebbero scaturire nuove misure restrittive sull’uso del farmaco, con le associazioni di pazienti che chiedono un divieto di utilizzo totale per le donne in età fertile.