Una dieta ricca di vegetali delle crucifere come i broccoli, grazie all’attività antiinfiammatoria e alla promozione dell’equilibrio del microbioma intestinale, sarebbe protettiva nei confronti dell’intestino, con benefici per le persone che soffrono di malattie infiammatorie intestinali. A evidenziarlo è uno studio pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry.
In particolare, lo studio ha rivisto il ruolo di sulforafani da vegetali delle crucifere come i broccoli nel prevenire IBD, evidenziando che una dieta ricca in vegetali delle crucifere ridurrebbe l’infiammazione, con i metaboliti attivi derivanti dai composti contenuti nei broccoli che migliorerebbero colite ulcerosa e malattia di Crohn. Un’elevata assunzione di vegetali delle crucifere, inoltre, è stata correlata con una riduzione dei livelli sierici di citochine pro infiammatorie, come IL-1b, TNFa e IL-6, e ha anche promosso l’inibizione di NfkB.
I vegetali delle crucifere contengono glucosinolati che possono essere metabolizzati in diversi composti come gli isotiocianati, cui appartiene anche il sulforafano, che sono metaboliti bioattivi con attività antiinfiammatoria. Inoltre, una dieta con broccoli ha mostrato, in esperimenti in vitro e su animali da laboratorio, di migliorare i markers del metabolismo lipidico, bilanciare il microbioma intestinale e ridurre i triacilgliceroli. Infine, il consumo di questi vegetali arricchiti con sulforafani ridurrebbe i batteri Desulfovibrionaceae e Mucispirillum schaedleri, associati ad attività pro infiammatoria nel tratto gastrointestinale.
The Journal of Nutritional Biochemistry (2022) – doi: 10.1016/j.jnutbio.2022.109238
SM