Uno studio pubblicato sull’European Respiratory Journal ha evidenziato che i bimbi sotto i 2 anni – e in particolare i bebè sotto i sei mesi di vita – sono ad alto rischio di ospedalizzazione per influenza se hanno fratelli maggiori. Per questo motivo lo stesso studio suggerisce quindi di vaccinare i fratelli grandi contro l’influenza così da proteggere anche i fratellini più piccoli. Lo studio è stato condotto da Pia Hardelid della University College di Londra e Great Ormond Street Institute of Child Health, Londra.
I rischi dell’influenza per bimbi piccini sono molti: si va dal pericolo di infezioni polmonari e difficoltà respiratorie alle convulsioni febbrili causate da febbre molto alta. Particolarmente a rischio i neonati (sotto i sei mesi di vita) le cui chance di essere ricoverati in ospedale in seguito a influenza sono più che doppie se hanno fratelli maggiori.
Lo studio evidenzia che al crescere del numero dei fratelli maggiori aumenta il rischio di ospedalizzazioni extra per i bebè sotto i sei mesi di vita e che complessivamente quasi la metà dei ricoveri per influenza in questa fascia di età sono ”dovuti” alla presenza di fratelli maggiori in famiglia.
Più a rischio sono i bebè nati da luglio a dicembre, perché sono piccolissimi quando si entra nel vivo della stagione influenzale. “I bambini sono propagatori molto efficaci di infezioni respiratorie come l’influenza – sottolinea Hardelid. Il nostro studio suggerisce che i fratelli maggiori rappresentano un rischio di serie infezioni per i loro fratellini piccoli”.
Poco si può fare, purtroppo. Hardelid suggerisce l’importanza di una buona igiene delle mani, e di insegnare da subito ai bambini la buona abitudine di mettere le manine davanti alla bocca e al naso in caso di tosse e starnuti. Ma il rimedio preventivo più efficace, scrive, resta il vaccino per i fratelli maggiori. Studi suggeriscono, infine, che il vaccino antinfluenzale in gravidanza può garantire un po’ di protezione per il nascituro.