Secondo una nuova ricerca pubblicata sul Journal of Hypertension, l’uso di applicazioni per smartphone in grado di offrire il monitoraggio medico a distanza della pressione sanguigna può aiutare a frenare gli effetti dell’ipertensione cronica e a migliorare la comunicazione tra pazienti e operatori sanitari.
“Anche se erano già stati condotti studi sull’uso di app per la salute in ambienti controllati, noi abbiamo voluto vedere come funzionassero in un ambiente reale” spiega Saligrama Agnihothri, della Binghamton University School of Management, che ha guidato il gruppo di lavoro.
I ricercatori hanno creato un’app di facile utilizzo che consentisse ai pazienti di caricare facilmente le letture della pressione sanguigna su base regolare. L’app includeva anche una funzione di chat, che permetteva la comunicazione diretta tra il medico e i pazienti. Per valutare l’efficacia della misura, oltre 1.600 persone sono state divise in due gruppi, uno che utilizzava l’app e uno che non lo faceva.
I ricercatori hanno tenuto traccia del cambiamento della pressione sanguigna dei pazienti in varie visite in studio nel corso di quattro anni, e hanno riscontrato una significativa riduzione della pressione sanguigna negli utenti dell’app, soprattutto nei pazienti con forme gravi di ipertensione.
Gli esperti ritengono che la comunicazione regolare e il processo decisionale congiunto siano stati fondamentali, poiché i medici sono stati in grado di ottenere informazioni tempestive sui pazienti e offrire interventi direttamente tramite l’app.
“Migliorando il coordinamento tra medici e pazienti, si consente un’assistenza più personalizzata, che è molto importante quando si tratta di gestire la pressione sanguigna. Non si sta semplicemente facendo affidamento su appuntamenti in ambulatorio distanziati di mesi: c’è una comunicazione continua” conclude Agnihothri, che sostiene che le app come questa possano aiutare in particolare le popolazioni meno abbienti, le famiglie a basso reddito e gli adulti di età superiore ai 65 anni.
Journal of Hypertension: June 01, 2021 – Volume – Issue – doi: 10.1097/HJH.0000000000002909