Dimenticate tutto quanto avete fino ad ora sentito dire sull’ordine di nascita di una persona e le sue potenzialità nella vita da adulto. Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) ha smentito queste convinzioni popolari.
“L’ordine di nascita non influenza nessuno dei “Big Five” tratti di personalità – estroversione, stabilità emotiva, piacevolezza, coscienziosità o apertura all’esperienza” – ha detto Julia Rohrer, ricercatrice dell’Università di Lipsia, in Germania che con i colleghi ha esaminato i dati su oltre 20.000 adulti provenienti da Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania per arrivare a questa conclusione.
I primogeniti hanno totalizzato un punteggio di intelligenza più alto, ma Rohrer ritiene che questo derivi più dalle interazioni sociali all’interno di una famiglia che dall’ordine di nascita.
“Un primogenito può fare da ‘tutore’ ai fratelli più piccoli, spiegando come funziona il mondo, e così via” – ha aggiunto Rohrer. “Insegnare ad altre persone ha esigenze cognitive elevate – i bambini hanno bisogno di ricordare le proprie conoscenze, strutturare e pensare ad un buon modo per spiegarlo. E questo potrebbe essere una spinta per l’intelligenza per alcuni figli primogeniti”
“Una teoria psicologica di vecchia data sostiene che i primogeniti sono privilegiati, ma anche come carico di responsabilità; i figli di mezzo lottano per trovare la propria identità; e i più piccoli vengono rovinati per il troppo affetto” – ha detto Rohrer.
Per verificare questa teoria, Rohrer e colleghi hanno revisionato i dati disponibili sull’intelligenza e la personalità di 5.240 americani, 4.489 britannici, e 10.456 tedeschi, tutti raccolti da indagini nazionali condotte in precedenza in ciascun paese.
I ricercatori, con i dati ottenuti hanno potuto prima aggregarli e poi separali per ogni paese per individuare ogni possibile modello della personalità.
“La cosa più sorprendente di questi risultati è che sono in conflitto con quelli di altri grandi studi che hanno dimostrato che le differenze di ordine di nascita e di personalità sicuramente esistono, anche se sono piuttosto modeste in grandezza” – ha concluso Frank Sulloway, professore aggiunto di psicologia presso la University of California (Berkeley), specialista, appunto, sull’ordine di nascita e la personalità.